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Sport 2016-17 - Sabato, 24 Dicembre 2016 08:41

VOGHERA - Gli auguri di capitan Pellegrini: ora vi dico cosa succedera' nel 2017

pelle1 tndi Alessandro QUAGLINI

VOGHERA - Capitan Pellegrini a tutto campo. Il bomber del Voghera dice la sua sul momento del Voghera, con tanti propositi ottimistici per il girone di ritorno e un messaggio d’affetto ai tifosi. Da capitano, il Pelle indica anche la rotta da seguire ai compagni.

 

Quanta amarezza c’è per le ultime due sconfitte, a Locate  e soprattutto, quella del Parisi contro il Robbio?
“Ci siamo preparati bene, ma purtroppo non siamo stati capaci di portare gli episodi dalla nostra parte. A Locate, se chiudevamo il primo tempo in vantaggio non c’era niente da dire e col Robbio, potevamo andare sul doppio vantaggio. Dobbiamo imparare a concretizzare di più le occasioni che riusciamo a creare, altrimenti diventa dura”.

In base all’andamento del girone d’andata, emerge il problema degli scontri diretti (ancora nessuna vittoria con le formazioni di alta classifica). Che spiegazioni vi siete dati?
“In questi due anni, abbiamo vinto solo col Bastida in casa loro l’anno scorso. In alcuni casi, ci è mancato davvero poco, penso alla trasferta di Binasco, quando vincevamo 2-1 e negli ultimi minuti abbiamo subito il pareggio su un giusto rigore.  Il problema è sempre quello di sfruttare meglio le occasioni che ci capitano, anche perché siamo una squadra di grande qualità per questa categoria”.  

Dopo la sconfitta del Parisi col Robbio, c’è stata una dura contestazione degli ultras verso la squadra. Da capitano, cosa ti senti di dire ai tifosi?  
“Sinceramente li capisco. Loro hanno sofferto tanto per la scomparsa del Voghera. Due anni fa, stata fondata questa società e loro, sin dall’inizio, si sono avvicinati alla nostra causa con passione ed entusiasmo piuttosto che seguire un’altra società che gioca a Voghera e partecipa alla serie D. Abbiamo giocato tre volte al Parisi, in quella che è sempre stata la loro casa con un pubblico da record per la Prima Categoria, e non siamo mai riusciti a dargli una gioia.  Per questo capisco la loro incazzatura, che è anche la mia . Per qualche mio compagno, specialmente i più giovani, è normale che ci possa essere un po’ di emozione e tensione nel giocare in uno stadio con tanta gente quando si è abituati ai campi di provincia. In questi casi, le gambe possono tremare, ma come dico sempre a loro, bisogna giocare in modo semplice senza strafare e appoggiarsi ai compagni più esperti, che sono pronti ad aiutarti e a prendersi maggiori responsabilità, com’è giusto che sia. E’ anche vero che non è facile giocare in una piazza come Voghera, dove la gente pretende tanto e lo dimostrano due giocatori come Elefante e Ferrati, che a Robbio stanno facendo molto meglio rispetto all’anno scorso con noi. Credo però che per un giocatore sia bellissimo avere una tifoseria che ti sostiene e ti spinge, dobbiamo essere bravi noi a portarli dalla nostra parte”.

Puoi rassicurare sulla compattezza dello spogliatoio?
“Siamo molto uniti come gruppo. Quando le cose non vanno bene, come è successo ultimamente, è naturale che ci possa essere qualche diverbio e scambio di opinioni. L’importante è mettere da parte l’orgoglio personale e la permalosità e pensare che le critiche sono costruttive e funzionali ad un miglioramento. Se ci si arrabbia ,non si va da nessuna parte. Di sicuro, posso dire che i miei compagni non li cambierei con nessun altro, questa è una squadra molto forte per la Prima Categoria, ora dobbiamo dimostrarlo sul campo con la voglia di “mangiare” l’avversario”.  

Spesso si sente dire che il Voghera è un po’ presuntuoso. E’ questo un difetto da correggere?
“A volte anch’io ho questa sensazione da dentro il campo. Per me è il secondo anno di Prima Categoria e non mi piace dire che sono più forte degli avversari. Dobbiamo dimostrarlo con i fatti sul campo, con umiltà, rabbia e determinazione”.  

Sei punti dal Robbio da recuperare. Quanto ci credi al primo posto?
“Io ci credo sin da quando ho firmato l’anno scorso. Non ci sono l’Assago e il Casteggio che nello scorso campionato hanno tenuto una marcia impressionante. Se giochiamo come sappiamo, non siamo secondi a nessuno. Anche la società ha dato un bel segnale di crederci, con l’inserimento di un giocatore di grande qualità come Averaimo”.  

Come avete accolto l’arrivo di Beppe voi colleghi di reparto?
“Quando ho saputo della trattativa, ho detto “prendiamolo subito”. Se vogliamo vincere, un giocatore di primissimo livello come lui può essere molto utile, anche per avere soluzioni diverse. Ne vedo pochi in giro con la sua qualità. Con un giocatore come lui, anche io e Pietro dovremmo fare meno fatica, poi tocca al mister decidere l’assetto offensivo. Sono anche dell’idea che il suo arrivo possa costituire uno stimolo in più per allenarsi meglio, la sana concorrenza aiuta sempre”.
 
Com’è il rapporto con mister Landini?
“E’ un allenatore preparato e sempre disponibile al confronto, ci troviamo bene con lui. Forse, a volte, dovrebbe “ribaltarci “ di più, ma non fa parte del suo carattere e della sua indole”.  

Cosa chiedi al 2017 Mattia?
“Che la squadra acquisisca consapevolezza della sua forza  e ai nostri tifosi dico di starci vicini, vogliamo fare un girone di ritorno da protagonisti”.

 

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