BASTIDA - Arriva dall'Albania il giovane bomber laureato col futuro da manager

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di Alessandro Quaglini

BASTIDA - Protagonista in campo e all’università. Pablo Gjonikaj, ragazzo albanese di 24 anni, non è soltanto un bomber apprezzato, ma anche uno studente di successo, che si appresta a intraprendere un percorso professionale nel campo della consulenza finanziaria. Pablo è nato in Albania e all’età di 13 anni, si è trasferito in Italia con la famiglia.

UNA SCELTA DELLA MIA FAMIGLIA - Ora vive a Bastida: “Fu una scelta dei mie genitori, per garantire un’istruzione e un futuro migliore a me, a  mio fratello e a mia sorella”. Il pallone è sempre stato la grande passione di Pablo, che ha svolto la trafila giovanile tra Lungavilla e Bressana, segnando gol a grappoli. A Bressana, ha anche debuttato in prima squadra, vincendo il campionato di Prima Categoria. Nel suo curriculum, figurano altri due campionati vinti, con il Nord Voghera ,in Seconda, e col Sant’Angelo, in Terza. Nella sua vita, oltre ai gol, c’è ampio spazio per gli studi, seguiti con ottimo profitto. Pablo ha infatti conseguito due lauree in International Business Economic, tra l’Università di Pavia e il progetto Erasmus a Strasburgo. Nell’ultimo periodo, ha poi svolto uno stage di 4 mesi a Tirana alla Deloitte:” Mi piacerebbe diventare consulente finanziario, magari in una società di calcio. Ora sto aspettando la chiamata per lavorare in Deloitte Italia”.  Dopo un anno di lontananza dai campi italiani, Pablo è pronto a rientrare nel clima agonistico. Anche in Francia, ha comunque mantenuto un filo diretto con il pallone:” Quando sono stato a Strasburgo, ho giocato con l’As Menora, una squadra di altissimo livello, corrispondente alla nostra Promozione come categoria. Si allenavano tutti i giorni e io per ragioni di studio, non riuscivo ad esserci sempre, quindi ho giocato spesso con la seconda squadra del Menora, dove ho segnato 10 gol in poche partite.  In Francia, il calcio è più fisico e c’è meno attenzione per la tattica.  Anche là mi sono trovato bene con tutti, e i miei compagni mi chiamavano Pippo o Milito, ancora oggi li sento e vorrebbero che giocassi ancora con loro”.  Il presente per il 24enne attaccante albanese si chiama Bastida e una stagione da affrontare con grandi ambizioni:” La società ha fatto un ottimo lavoro sul mercato e sono convinto che potremo fare molto bene. Il fatto positivo è che siamo tutti bravi ragazzi e questo è un ottimo punto di partenza. Ho seguito la vicenda di Manzo e devo dire che è meglio per tutti che sia finita in questo modo. Io sono dell’idea che la parola va sempre mantenuta e rispettata, da li si capisce quanto sia affidabile un ragazzo. Peccato perché perdiamo un buon giocatore, ma sono altrettanto felice per l’arrivo di un centrocampista forte come Bruscaglia. Per le mie caratteristiche, sono portato a dialogare con i compagni e mi piace anche far segnare gli altri, oltre che finalizzare l’azione”.  Nel calcio, Pablo confida un sogno che vorrebbe realizzare:” Mi piacerebbe molto giocare con mio fratello Edvaldo, che ha 18 anni e gioca nella juniores del Casteggio. E’ più alto di me e ha una buona tecnica, ma scherzando, gli dico sempre che  alla sua età segnavo più di lui”. Il 24enne bomber biancorosso fissa un traguardo minimo di gol per l’annata alle porte:” Due anni fa, ne ho fatti 17 nel solo girone d’andata, prima di partire per la Francia. Vorrei quantomeno ripetermi, ma quello che conta è l’obiettivo di squadra. Io sono un vincente di natura e mi arrabbio tantissimo anche se perdo le partitelle in allenamento”.  L’attaccante albanese è entusiasta del credo calcistico di mister Pagano, con cui ha già vissuto una felice esperienza nel Nord Voghera:”Mi piace la sua idea di calcio offensivo e propositivo , con lui c’è un ottimo rapporto. Se siamo pronti per vincere? Aspettiamo almeno un mese, vediamo come si forma il gruppo, ma sicuramente i presupposti per fare una grande stagione ci sono tutti. Il Voghera? Come nomi è una grande squadra e mister Landini è molto bravo a costruire le squadre, ma noi non partiamo battuti”.