VOGHERA - Idee chiare, voglia di far bene e ambizioni. Matteo Landini inizia cosi la sua storia con l’Asd Voghera. Ieri sera, nella sede del club, è stato ufficializzato l’accordo tra il tecnico ex Varzi e la società guidata dal patron Giulio Perinetti e Landini può cosi esternare le sue prime sensazioni da timoniere della Voghe.
“Sono carico a mille e super motivato, dopo una piazza come Varzi, sono contento di approdare in una realtà in cui le ambizioni sono altissime, attorno al Voghera c’è una cassa di risonanza molto importante e questo non può che farmi piacere”.
Come si è sviluppata la trattativa con la società?
“Mi premeva per prima cosa definire la mia situazione con il Varzi , per il rapporto che si è creato con il presidente Fossati. Quando poi il Varzi ha ufficializzato il passaggio di proprietà, ho potuto parlare con altre società e ho subito accettato la proposta del Voghera. Qui c’è grande attaccamento alla maglia e tanti tifosi seguono con passione la squadra, oltre ad un settore giovanile con più di 300 tesserati e arrivando proprio dal settore giovanile, ci tengo molto anche a questo aspetto”.
Com’è stato il primo impatto con la dirigenza?
“La certezza è che una realtà come Voghera non può stare in Prima Categoria . Ho vinto col Varzi questo campionato e so benissimo quanto è difficile vincere la Prima Categoria. Anche il Casteggio quest’anno lo ha dimostrato, facendo investimenti importanti, ma poi si è trovato davanti una corazzata come l’Assago. Il presidente Perinetti, il dg Canepa e il ds Chiellini vogliono portare la squadra in Promozione e sono convinto che ci siano tutte le potenzialità per fare un campionato importante, anche se il cammino sarà difficile e tortuoso. Come primo obiettivo, cercheremo di migliorare il quinto posto dell’anno scorso, con l’intenzione di lottare per il vertice”.
La passione per la Voghe affiora anche dal tuo passato. Il mondo rossonero non è sconosciuto a mister Landini.
“Nel ’95, quando il Voghera vinse il campionato di serie D e sali’ in C2 con mister Sala in panchina, io giocavo negli Allievi del Voghera e ci si allenava al campo Vanoni, lo stesso della prima squadra. Capitava spesso che prendevo il treno per arrivare prima al campo e assistere agli allenamenti della prima squadra. Mi portavo un quadernino e prendevo appunti sul 4-3-3 di mister Sala , poi alla domenica andavo in curva a tifare con il gruppo “Alculisà” e rivedevo sul campo quello che era stato provato in settimana. Quella Voghe vinceva e divertiva”.
E il tuo Voghera come dovrà essere?
“Mi piace molto lo slogan che uso sempre, “piede a martello e sorriso sulle labbra”. Dovremo correre e menare quando la palla ce l’hanno gli altri e giocare col sorriso quando ce l’abbiamo noi. E’ importante divertirsi a questi livelli , se poi c’è anche qualità, i risultati arrivano”.
Il fatto che ci siano tante pressioni e aspettative su questa squadra ti preoccupa?
“Assolutamente no, le pressioni ti spingono a dare qualcosa in più. E’ anche questo che mi ha fatto propendere per Voghera, la considero un’opportunità di crescita professionale. Io posso assicurare che darò tutto me stesso per raggiungere il massimo risultato. Da parte mia, voglia e fame non mancheranno di certo e cercherò di trasferirle a tutti i componenti della rosa”.
La società sta lavorando per giocare alcune gare casalinghe al Parisi. Quanto gradiresti questa ipotesi?
“Ho assistito a Voghera-Casteggio, il famoso Monday Night e devo dire che è stato un evento di categoria superiore. Sarebbe bello poter giocare 4-5 partite al Parisi, magari in orario serale, per coinvolgere il maggior numero di persone e trasformare il calcio in una festa”.
Che linea seguirete sul mercato?
“Di mercato, si occupano principalmente il ds Chiellini e il dg Canepa con cui c’è un rapporto stretto di collaborazione e ci confronteremo. Sicuramente c’è una base valida di ragazzi da cui si può ripartire, con l’idea di inserire alcuni innesti importanti”.
Alessandro QUAGLINI