BRESSANA- Stop ad Alcione, gli arancioni cercano riscatto con il Calvairate

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BRESSANA - Il Bressana prosegue nel suo tour de force. In tre settimane , gli arancioni di Costa se la vedono con le prime tre del campionato. Dopo il pareggio casalingo (0-0) ottenuto con grande cuore al cospetto della capolista San Giuliano, il Bressana è inciampato sul terreno dell’Alcione (terzo con 40 punti)  per 2-0.

IL DS PALLADINI è onesto nel riconoscere la superiorità degli avversari:” Obiettivamente l’Alcione si è dimostrato più forte di noi. Abbiamo fatto una partita ordinata , cercando di coprire bene gli spazi e in parte ci siamo anche riusciti. Peccato per un paio di situazioni di contropiede che non siamo riusciti a sfruttare, ma l’Alcione ha meritato di vincere. Soprattutto sugli esterni si sono dimostrati molto forti e ci hanno creato parecchie difficoltà”. Il giro d’orizzonte con le prime della classe propone un’altra tappa domenica, quando il Bressana ospiterà il Calvairate (secondo con 45 punti, uno in meno del San Giuliano):” Dobbiamo andare in campo con determinazione e cattiveria agonistica , quello spirito battagliero che appartiene al dna del Bressana e che si è visto nelle ultime partite. Abbiamo sempre tre punti di vantaggio sull’ultima in classifica, il La Spezia e come obiettivo, dobbiamo cercare di far punti per agganciare quelle sopra di noi”.

DA UNA SETTIMANA, IL BRESSANA  può contare su un nuovo portiere. Si tratta di Antonello Baldaro, ex del Varzi e del Ferrera:” Baldaro è una risorsa in più, che si mette a disposizione del gruppo e ci darà una mano per cercare di conquistare la salvezza”, spiega il ds Palladini. Intanto, a livello societario, il Bressana ha definito il nuovo assetto dopo i dissidi degli ultimi mesi che avevano generato una lotta intestina nel club arancione. L’assemblea dei soci , riunitasi la scorsa settimana, ha nominato Michele Montagna nuovo presidente e ha ufficializzato il nuovo consiglio direttivo del Bressana, ora composto da Umberto Montagna, Ilario Zannino, Gianluca Palladini e Graziano Campari.

ALESSANDRO QUAGLINI