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Sport 2014-15 - Mercoledì, 05 Agosto 2015 18:17

VOGHERA - Finisce il tormentone Poesio: l'addio del centrocampista

poesio tnAcquistato dall'Imolese

VOGHERA - Non c’è il lieto fine nella storia tra l’OltrepoVoghera e Claudio Poesio. Il centrocampista ha deciso di accettare la corte dell’Imolese, ambiziosa formazione di serie D e in questa intervista fa chiarezza sulla sua questione, che negli ultimi tempi aveva assunto le sembianze di un tormentone estivo di mercato.

Qual è il tuo stato d’animo Claudio? “Sono un po’ dispiaciuto per come è andata a finire con l’OltrepoVoghera, società a cui resto molto legato, ma ci tengo a precisare che mi lascio in buoni rapporti con tutti. Quando sono tornato dall’esperienza con il Padova, ho sempre detto che la mia priorità era quella di restare a Voghera alle condizioni che avevamo concordato prima, ma questo non è stato possibile. Ringrazio comunque Lino Gaffeo , con cui resto in ottimi rapporti e il presidente Abeli e chissà che in futuro non ci si possa ritrovare”.  

Quanto sei stato vicino ad un ritorno in maglia rossonera? “Ci siamo parlati e la volontà di proseguire insieme c’era da entrambe le parti, ma poi sono emerse altre situazioni.  Capisco benissimo la posizione della società, che ha fatto i suoi calcoli. Quando ero via, hanno preso altri giocatori e si sono sistemati. La società ha fatto delle scelte e io ho fatto le mie, ma l’importante è restare in buoni rapporti e sicuramente seguirò da tifoso l’OltrepoVoghera e continuerò a sentirmi con tutti”.

Anche mister Dossena ti avrebbe voluto in rosa? “Sia Dossena che Andrea Balestra si son detti favorevoli al mio ritorno in squadra, ma poi la decisione spettava alla società. Posso dire che tutti i ragazzi mi han parlato benissimo di Dossena  e anche a me ha fatto un’ottima impressione”.

Della tua breve parentesi al Padova cosa ti è rimasto? “Ho fatto dieci giorni molto bene e da parte mia, ho la coscienza pulita. Loro cercavano giocatori di serie C e B e l’unico rammarico è che avrebbero potuto dirmelo prima. Mi ha fatto piacere che molti ragazzi del Padova si sono complimentati con me e son rimasti stupiti quando han saputo che non sarei rimasto, ma purtroppo il calcio è questo e spesso subentrano altri discorsi, oltre al semplice valore sul campo. Vado comunque avanti, con la stessa motivazione di sempre e l’ambizione di arrivare sempre più in alto”.

Ora sei pronto a sbarcare all’Imolese. Come ti hanno convinto? “ Devo dire che già quando ero in ritiro col Padova, ho ricevuto parecchie proposte. Mi hanno cercato società come Piacenza, Lavagnese, Pro Patria e Chieri, ma l’Imolese è quella che mi ha convinto di più. Sono andato a parlare con loro e mi hanno presentato un progetto davvero ambizioso. C’è la volontà di salire in Lega Pro e non sono spaventati dall’eventuale presenza del Parma nel girone.  L’Imolese è un club all’avanguardia come strutture. Hanno un centro sportivo enorme, con quattro campi in erba e uno in sintetico. In più c’è un’organizzazione societaria perfetta. Hanno acquistato appartamenti e bed and breakfast per i giocatori , hanno un pullman personalizzato per la squadra e i dirigenti mi hanno colpito per la loro serietà. Mi trasferirò a Imola con la famiglia e appena arriverò, la società aiuterà mia moglie nella ricerca della casa , anche questo è un segnale di grande serietà”.  

Dal punto di vista tecnico, che ruolo ti hanno prospettato? “ Sono venuti a vedermi a Voghera e mi han detto che alla squadra mancava una pedina in mezzo al campo con le mie caratteristiche. Hanno acquistato giocatori di ottimo livello e l’obiettivo è quello di provare a vincere”.


Alessandro QUAGLINI

 

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