Rebolini passa al Casale
VARZI - Dal granata del Varzi al nerostellato del Casale. Ruben Rebolini non vede l'ora di tornare protagonista nei piani alti del calcio.
AL LAVORO COL NUOVO GRUPPO - Da qualche giorno, il centrocampista varzese è al lavoro con il nuovo gruppo che sarà al via della prossima Eccellenza Piemontese, con l’ambizione di centrare la promozione in D. Nel ritiro di Ozzano Monferrato, il 21enne ex granata , che ha già conosciuto la D con la maglia del Santhià, sta assimilando i concetti calcistici di un tecnico di altissimo profilo come Ezio Rossi (ex allenatore del Treviso in serie A e del Torino in B) e condivide lo spogliatoio con compagni dal curriculum prestigioso, come Didu, Garavelli e Sinato, da cui potrà apprendere molto. In un momento di pausa del ritiro, Ruben ci concede un’intervista in cui esterna la sua emozione di affrontare una nuova stimolante sfida con la maglia del Casale, senza però dimenticare l’anno meraviglioso vissuto a Varzi.
Cosa rappresenta per te questa nuova avventura a Casale? “Stiamo parlando di una piazza importante, con una grande tradizione calcistica (c’è anche uno scudetto nel palmares dei nerostellati, nel lontano 1914,ndr) . Appena il Casale mi ha contattato, non ho avuti dubbi. Ho iniziato questa nuova esperienza con grande voglia e devo ringraziare il Varzi che mi ha rilanciato in modo importante, dopo la stagione disastrosa di Santhià. So benissimo che sono l’ultima ruota del carro, arrivando dalla Prima Categoria, ma ho tante motivazioni e voglio dimostrare di poter stare in certe categorie, che ho già frequentato, e spero di ritagliarmi il mio spazio a Casale”.
Ti senti più maturo calcisticamente dopo l’anno con il Varzi? “Certamente e non finirò mai di ringraziare il presidente Fossati, il ds Mancinelli, mister Landini, i compagni e i tifosi del Varzi. Sono sceso in Prima Categoria con l’intento di vincere e speravo che l’anno col Varzi fosse un trampolino di lancio per me e cosi effettivamente è stato. La vittoria del campionato mi ha fatto crescere sotto tutti gli aspetti , anche sul campo, ho acquisito maggior sicurezza e sono migliorato molto nella gestione dei tempi di gioco. Mi sento più consapevole della mie qualità e voglio dimostrare il mio valore anche in Eccellenza, sempre tenendo i piedi per terra e con la massima umiltà”.
Quanto ti è dispiaciuto lasciare un ambiente come Varzi, dove avevi tanti amici e tuo fratello Eros come compagni di squadra? “Non è stata una scelta facile venir via da Varzi e lasciare un ambiente famigliare per me, ma questo di Casale credo che sia uno degli ultimi treni per me per provare a misurarmi nel calcio a certi livelli. Sarò grato al Varzi per sempre e aggiungo che sarebbe bello ritrovarsi tutti insieme magari in categorie più alte”.
Cosa ti mancherà maggiormente di Varzi? “Tante cose. Il pubblico del Chiappano, il rapporto col mister , ma seguirò sempre da vicino le vicende del Varzi e auguro a loro il meglio possibile”. Com’è stato il primo impatto con Ezio Rossi? “L’impressione è stata ottima. E’ un tecnico carismatico e con gli attributi, si vede che ha allenato ai massimi livelli. Sono pronto a imparare e ascolto ogni indicazione e critica che mi fa. Oltre a mister Rossi, ci sono tanti ragazzi che hanno giocato tra i professionisti e in serie D , credo che ci siano tutti i presupposti per fare un’ottima stagione. Da parte mia , posso garantire il massimo impegno e la totale disponibilità a crescere e a imparare. Mi piacerebbe davvero tanto tornare a calcare certi palcoscenici”.
A proposito di palcoscenici, anche il fatto di giocare in uno stadio storico come il “Natale Palli” costituisce una grande attrazione per te? “Ero già venuto con la Valenzana, ma non ho mai avuto occasione di giocare su questo campo. Lo stadio rientra tra quelle componenti che rendono Casale una piazza che merita categorie ben superiori. In questi giorni di ritiro, sono venuti a trovarci i tifosi , a conferma che parliamo di una realtà calcistica davvero importante”.
Due tuoi ex compagni del Varzi, Tagliani e Guidi, hanno avuto modo di transitare da Casale. Ti hanno dato qualche consiglio? “Con Guidi non ne abbiamo parlato, ma con Tagliani, che è uno dei migliori amici , si. Mi ha dato qualche diritta, in più qui ho ritrovato due-tre ragazzi che già conoscevo per averci giocato insieme a Valenza e Novi e anche loro mi stanno aiutando a inserirmi nel gruppo”. Oltre al Casale, avevi ricevuto altre richieste dopo l’annata entusiasmante con il Varzi? “ Avevo parlato con il San Domenico Savi, formazione astigiana neopromossa in Eccellenza, ma non abbiamo trovato un accordo. Poi mi ha chiamato il Casale e in poco tempo abbiamo chiuso positivamente la trattativa”.
Come l’anno scorso a Varzi, anche a Casale sarete quasi obbligati a vincere. Sei abituato a queste pressioni o ti pesano? “Partiamo con l’obiettivo di vincere e credo che i presupposti per fare bene ci siano tutti. In effetti, anche a Varzi avevamo queste pressioni e alla fine è andata bene, diciamo che ci sono già passato da questa situazione”. Come stai vivendo questi giorni di ritiro? “Ho già fatto ritiri di questo tipo, con Valenzana e Novese, dunque per me non è una novità assoluta. Si fatica il giusto e i ritmi sono piuttosto intensi, ma questo non mi spaventa”. Ruben è pronto a conquistare anche la platea del Natale Palli, dopo aver deliziato gli aficionados del Chiappano.
Alessandro QUAGLINI