VOGHERA - Acatullo, il sogno finisce al settimo round

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Di Silvio vince per Ko tecnico

VOGHERA - Si spegne al settimo round, per ko tecnico, il sogno del pugile vogherese Francesco Acatullo di conquistare il titolo italiano dei pesi leggeri.

FRANCESCO E’ STATO TROPPO ISTINTIVO - In un PalaOltrepo gremito , la “Tigre di Caivano” cede alla maggior esperienza del pugile romano Pasquale Di Silvio, che ieri affrontava la sua ottava sfida per il titolo nazionale, già vinto nel 2013. Il maestro Luciano Bernini, che ha seguito Acatullo dall’angolo rivive il match e sottolinea quello che è mancato alla Tigre, incitato a gran voce dal pubblico vogherese: “ Purtroppo Francesco ha insistito troppo con il destro, quando era necessario usare il jab sinistro, come gli continuavo a ripetere dall’angolo.  E’ andato un po’ troppo allo sbaraglio e si è fatto prendere dall’istintività”. Bernini individua anche un’altra chiave di lettura , legata al fattore ambientale: ” Io sono dell’idea che il fatto di combattere in casa l’abbia penalizzato moltissimo, aveva una pressione addosso eccessiva . L’incontro davanti al pubblico di casa  è sempre un’arma a doppio taglio, ti può dare la spinta, ma può anche frenarti e credo che Francesco abbia sentito troppo la pressione. Il futuro? Ora deve riposarsi e riflettere, poi ricominceremo. Sicuramente questa esperienza lo deve fortificare e fargli capire che andare allo sbaraglio non porta a nulla. Questo era un titolo italiano che poteva aprirgli tante strade e andava affrontato con maggior raziocinio”.  L’organizzatore della serata, l’imprenditore vogherese Giuseppe Dimasi evidenzia l’ottima affluenza di pubblico per un evento che ha riportato la grande boxe a Voghera:” Dai tempi dell’indimenticabile Parisi , Voghera non viveva una serata di boxe cosi importante. Sono orgoglioso di aver riportato un evento cosi prestigioso e certamente non mi fermo qua. Sto già lavorando per organizzare il titolo europeo e quello intercontinentale sempre nella nostra zona per settembre e poi voglio dare la possibilità di rivincita a Francesco. Abbiamo perso un incontro, non una guerra “.

Alessandro QUAGLINI