VOGHERA - OltreVoghe, Dossena è il nuovo allenatore

Dettagli

Balestra sarà il vice

VOGHERA - L’OltrepoVoghera ha sciolto le riserve sull’allenatore per la prossima stagione.  La lista dei candidati si è ridotta  nel corso delle settimane e il club rossonero ha deciso di puntare su  Alexandro Dossena, ex tecnico di Val d’Aosta e RapalloBogliasco.

Dopo un colloquio con Claudio Sangiorgio (ex Pavia e CasteggioBroni), che ha preferito restare nel settore giovanile dell’Atalanta, la dirigenza rossonera ha ufficializzato Dossena. Nello staff tecnico che coadiuverà mister Dossena, entra ufficialmente anche  Andrea Balestra, pronto a debuttare come vice allenatore dopo l’addio al calcio giocato.  Il presidente dell’OltreVoghe, Franco Abeli, spiega l’origine di questa scelta e fa il punto sui progetti della società, con particolare attenzione al mercato.

Presidente, come siete arrivati alla scelta di mister Dossena?
“Abbiamo parlato con diversi allenatori importanti e dopo un’attenta valutazione, abbiamo scelto Dossena. E’ un mister che sa rapportarsi con i giovani ed è assolutamente fuori dal contesto di Voghera. E’ una novità anche per noi questo allenatore, e non avendo mai avuto rapporti con il calcio oltrepadano e con questa società, potrà scegliere in assoluta serenità, senza alcun tipo di ingombro”.    

Cosa vi è piaciuto di Dossena?
“ E’ stato vice di Benny Carbone e dalle referenze che abbiamo raccolto, è un tecnico che sa allenare i giovani e ha dimestichezza con i vecchi, dunque rappresenta  il giusto mix per un allenatore che può far bene in serie D”.  

Quali obiettivi vi ponete per la prossima stagione?
“L’anno scorso, essendo neofiti per la categoria, siamo partiti con l’idea di salvarci. Abbiamo fatto un campionato dignitoso, anche se resto convinto che la squadra ha reso al 65% delle sue potenzialità. Ora parleremo con i giocatori della passata stagione e gli prospetteremo quello che vogliamo fare . Nella prossima stagione, cercheremo di creare i presupposti per entrare nelle prime tre posizioni, e ci attrezzeremo sul mercato per costruire una squadra da vertice”.
 
L’idea è di ripartire da un nucleo consistente di giocatori della passata stagione?  
“Parleremo con i vecchi della passata stagione e posso dire che noi non mandiamo via nessuno, toccherà a loro fare le necessarie valutazioni”.  

Come avete assorbito la tegola Marijanovic?(operato al crociato anteriore del ginocchio destro, starà fuori almeno 6 mesi, ndr)

“Con Marijanovic avevamo già raggiunto un accordo sulla sua permanenza a Voghera, tanto che ha lasciato diverse cose nel suo appartamento. Lo aspetteremo in campo e , intanto, sul mercato andremo a prendere un degno sostituto. Prima di pensare a possibili nuovi acquisti , era giusto scegliere il mister e in sintonia con  lui, ci muoveremo sul mercato”.  

A proposito di acquisti, presidente, c’è un giocatore per cui sarebbe disposto a fare follie?

“Tra quelli che ho visto, mi piacerebbe molto portare a Voghera Corno (Caronnese)”.  
 
Oltre al mercato per rinforzare la prima squadra, l’OltreVoghe sta gettando le basi per una forte crescita del settore giovanile.  Quanto è importante per voi il potenziamento della  sfera giovanile?  

“Ci stiamo impegnando molto in questa direzione. Presto annunceremo l’allenatore della juniores e gli altri tecnici. Abbiamo lanciato anche l’importante progetto della scuola calcio e devo dire che abbiamo già raccolto parecchie adesioni”.
 
A Voghera, è nato un nuovo club che porterà il nome della città di Voghera. Come intendete rapportarvi con loro?

“Noi non siamo mai stati rivali di nessuno e non vogliamo esserlo. Abbiamo già avuto degli incontri con Perinetti, quando era presidente del Nord Voghera per la questione dello stadio Parisi. Il terreno di gioco ne risentirebbe con la presenza di due squadre, a meno che non si mettano in campo alcune procedure particolari che comporterebbero dei costi aggiuntivi.  Noi siamo disposti a dialogare con loro, ma la certezza è che l’OltrepoVoghera ha in gestione l’impianto per i prossimi 5 anni, dunque chiunque vorrà utilizzarlo dovrà parlare con noi e questo dialogo dovrà avvenire attraverso i corridoi istituzionali, entrando dalle porte e non dalle finestre”.
 

Alessandro QUAGLINI