"Troppo facile parlare senza conoscere le situazioni"
RIVANAZZANO TERME- E’ ancora forte il senso di mestizia per la retrocessione della Rivanazzanese, maturata nel doppio incrocio playout con il Robbio. Una retrocessione che ha tanti padri e induce a molteplici riflessioni. In questa intervista, il vicepresidente del club gialloblù Giampaolo Monastero risponde alle critiche piovute addosso alla dirigenza e ricostruisce la problematica annata della Riva.
"SONO MANCATI ALCUNI SPONSOR" “Siamo partiti , in estate , con l’intento di migliorare la posizione ottenuta nel campionato scorso , ma purtroppo abbiamo dovuto fare i conti con tante difficoltà. La squadra è stata falcidiata da tanti infortuni e a livello societario, alcuni sponsor che avevano promesso di sostenerci, si sono tirati indietro. In questo modo, tutto il peso finanziario della stagione è andato a gravare sulle spalle della nuova dirigenza, che non finirò mai di ringraziare, per l’impegno economico , il tempo, la fatica e il lavoro che hanno dedicato alla Riva. Il ringraziamento sentito va a Matteo Assolini, una persona davvero squisita dal punto di vista umano, che ha fatto uno sforzo importante per la Rivanazzanese e non ha mai fatto mancare la sua presenza. Oltre a Matteo, mi sento di dire grazie anche a Raso , Zanardi, Giancarlo e Matteo Comacin, che hanno sempre supportato la squadra e con me sono stati sempre cordiali e disponibili. Anche mister Pagano ha dato il massimo in un contesto non semplice. Purtroppo, a causa degli sponsor che hanno disatteso certe promesse, non abbiamo potuto rinforzare la squadra nel mercato di dicembre in modo adeguato, ma abbiamo fatto alcune operazioni al risparmio e questo ha inciso negativamente sul nostro andamento ”. Monastero , che ricopre il ruolo di vicepresidente della Riva da 5 anni, ricorda come si arrivò all’accordo con Assolini-Raso-Zanardi, la triade sbarcata dal Nord Voghera, che ha portato con sé mister Pagano: ”Sento dire da molti che è stato rotto un bel giocattolo e che si doveva proseguire con mister Di Trani e la rosa dell’anno scorso, ma vorrei chiarire alcuni punti. Senza l’arrivo di Assolini e del suo staff, la Riva non si sarebbe iscritta al campionato di Prima Categoria, cosi come tutte le squadre del settore giovanile. Non eravamo in grado di sostenere economicamente i costi di una Prima Categoria e del settore giovanile e per questo, quando si è presentata l’occasione di collaborare con lo staff dirigenziale del Nord Voghera , li abbiamo accolti con entusiasmo. Poi è chiaro che quando subentra un nuovo staff societario, prende le decisioni in merito alla guida tecnica e alla composizione della squadra. Quando siamo partiti, l’intento era quello di far bene, ma nel calcio non sempre i propositi di inizio stagione si verificano sul campo e può capitare a tutti di sbagliare delle valutazioni e di questo ci assumiamo le nostre responsabilità. E’ vero che con mister Di Trani, la squadra aveva fatto un’ottima stagione e si era creato un gruppo unito e affiatato, ma c’erano delle difficoltà economiche insormontabili e ribadisco che senza l’ingresso di nuove forze in società, la Riva non si sarebbe iscritta al campionato. Vedo tanti che parlano e criticano, ma se non si vivono dall’interno, certe cose non si possono comprendere. Ne approfitto per ringraziare gli unici sponsor che ci hanno sostenuto , ovvero Bankoro di Rivanazzano ed Elettrochimica ValleStaffora del signor Deserti”. Il vicepresidente gialloblù sposta poi l’attenzione sul futuro della Riva:” Abbiamo in corso delle trattative con alcuni imprenditori della zona e l’augurio è che vadano in porto in breve tempo per poter programmare la prossima stagione”.
ALESSANDRO QUAGLINI