LE PAGELLE DI OLTREPOVOGHERA - VADO by Il Quaglio

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Targa ricordo a Balestra

VOGHERA - L'ultima partita casalinga dell'anno per l'OltrepoVoghera: un secco 4-1 al Vado. Ecco le pagelle di Voghera Sei Tu.

LE PAGELLE DI OLTREPOVOGHERA - VADO

CAPRA 7: ci mette i suoi guantoni sulla vittoria casalinga di oggi. Almeno tre interventi determinanti, di cui due in stretta successione su Mair e D’Alessandro che sparano da distanza ridottissima. Si arrende solo al tocco di Jawo da due passi, ma oggi è stato superlativo.

ROMANO 6: dalle sue parti scorrazza Mair e spesso arriva anche Puddu  in sovrapposizione costante.  Prova a tener botta, ma il tandem ligure gli procura parecchi fastidi. Esce acciaccato nella ripresa. Preoccupazioni. 24’ st COCCU 7: impatto tangibile sulla partita. Negli spazi ampi che lascia il Vado può dispiegare tutta la sua rapidità e l’OltreVoghe va a dama. Invito altruista per Marijanovic per il 3-1 e accelerazione secca da cui scaturisce il quarto gol rossonero. Turbo inserito.
 
DI PLACIDO 6,5: di testa e di piede, ci arriva sempre. D’Alessandro viene controllato bene e si limita ad un lavoro di raccordo per i compagni. Solo qualche disattenzione sparpagliata qua e là, ma là dietro sa sempre come intervenire. Sicurezza.

BALESTRA 6,5: l’emozione più intensa la vive nel prepartita, quando il vicepresidente Gaffeo, a nome della società, lo premia con una targa celebrativa per l’attaccamento dimostrato a  questi colori e la professionalità esibita sempre  sul campo e nello spogliatoio. Nei 90’sfodera il solito temperamento e risolve tante situazioni a rischio. L’apice del suo match è il tackle salvifico che sbarra la strada a Mair ad un passo dal gol. Esempio e modello (per tutti).

HAJRULLAI 6: il Vado pende nettamente dall’altro lato, ma la sua gara è intrisa di attenzione e buona volontà. Tappa i buchi dietro e non disdegna qualche escursione nel territorio ligure.  Presente.

CANEPA 6: non sempre disciplinato tatticamente, dà comunque un buon contributo sul piano dinamico e della partecipazione alla manovra. Lascia il campo dopo una contusione. Giovane su cui lavorare. 18’ st FAUTARIO 6: fermato dall’influenza in settimana, fornisce comunque un buon apporto di corsa e agonismo. Da terzino destro, dopo l’uscita di Romano, soffre un po’ di più, ma Mair in questa categoria lo patiscono in tanti. Debilitato.
 
NIADA 6,5: pesa un suo errore in disimpegno nel primo tempo che genera una ripartenza quasi mortifera del Vado. Piace sempre di più in fase di recupero palla che nella distribuzione, ma davanti alla difesa si vede e si sente. Ripresa di maggior sofferenza, come tutta la squadra. Operaio raffinato.

D’ANIELLO 7: assist di classe per il raddoppio di Poesio e altre giocate da mezzala chic. Si spegne un po’ nella ripresa, ma la sua capacità di verticalizzare è merce preziosa.  Spreca due buone chances in zona gol. Fosforo.

POESIO 7: sciupa una buona occasione quando perde l’attimo buono per calciare , ma si riscatta prontamente con un taglio perfetto e uno “scavetto” d’autore sull’uscita di Lucia. Con il passaggio al 4-3-3, sgobba per la squadra e riduce le sortite offensive. Il giallo per simulazione (dubbia) lo terrà fuori dalla trasferta di Lavagna e gli negherà la visita da ex in Liguria. Tocco magico.

MAUGERI 6: non ha possibilità di mettersi in luce in zona gol, ma il suo lavoro oscuro è utile alla squadra. Si spende molto in copertura e si offre come punto d’appoggio per i compagni. Umile. 10’ st DORIA 6,5: torna in campo dopo l’apparizione dell’andata sempre con il Vado, quando nell’emergenza parti’ titolare. Si mostra vivace sin dai primi minuti in campo e avvia il contropiede del 3-1. Lieta novella.

MARIJANOVIC 8:  one man show. Già in avvio si capisce che ha voglia di giocare e viene a prendersi tanti palloni sulla trequarti o defilato sulla sinistra. Realizza con freddezza il rigore e mette il fiocco a due ripartenze ben congegnate, impreziosendo la sua giornata con tante giocate di classe purissima.  Attaccante di extra lusso da 23 gol.

ALL. LOMBARDO 6,5: come già successo a Cuneo, la squadra si sgonfia un  nella ripresa e lascia troppo campo agli avversari. Lui partecipa molto, dà indicazioni e richiama i suoi, cercando di trasmettere la massima intensità. Vittoria voluta e meritata.