Carmignani striglia la squadra
VOGHERA - Il Nord Voghera ricade in errori già commessi e colleziona l’ennesima sconfitta di una stagione fin qui davvero tribolata. Il 3-0 incassato in casa dai grigiorossi ad opera del Concordia si presta a tante interpretazioni, ma la prima chiave di lettura è certamente psicologica.
CALO MENTALE E FISICO Alle prime difficoltà (leggi gol subito), la squadra si scioglie come neve al sole e non riesce ad imbastire una reazione caratteriale significativa, come invece era successo sul campo del Certosa non più tardi di sette giorni fa. Giorgio Carmignani inquadra cosi lo scivolone casalingo dei suoi: “Sicuramente c’è stato un netto passo indietro rispetto alla partita col Certosa. Non voglio appellarmi alle assenze, anche se ieri avevamo sei giovani in campo e al rigore clamoroso che l’arbitro non ci ha dato sullo 0-0, ma certamente queste situazioni hanno influito. Abbiamo fatto i primi 20’ molto bene, giocando con personalità e creando tre palle gol nitide, ma ci è mancata la cattiveria necessaria per fare gol. In un caso siamo stati anche sfortunati e mi riferisco alla traversa che abbiamo colpito di testa su un calcio d’angolo. Poi abbiamo preso un gol stupido, nato da una nostra disattenzione clamorosa e da li siamo completamente spariti dal campo “. Il neo tecnico del Nord Voghera prova a darsi qualche spiegazione sulla mancata reazione dopo il gol subito” Sicuramente c’è l’aspetto psicologico da rimarcare, la squadra si è demoralizzata dopo che ha sbagliato diverse occasioni e ha subito un gol decisamente evitabile. Per come abbiamo giocato nei primi 20’, dovevamo essere in vantaggio noi almeno di un paio di reti. C’è poi anche una questione fisica da menzionare. Al 65’, avevo già fatto i tre cambi perché c’erano giocatori stremati, ma avrei potuto tranquillamente cambiarne altri tre. Da quando sono arrivato, abbiamo fatti tre allenamenti a settimana con un lavoro atletico importante e probabilmente qualcuno ne ha risentito. Inoltre c’è da dire che siamo una squadra molto giovane e ho già raccomandato ai ragazzi che bisogna fare una vita sana e regolare, soprattutto nell’immediata vigilia delle partite, altrimenti poi in campo si pagano le conseguenze. Resta il fatto che ieri c’era almeno mezza squadra fuori condizione sia fisicamente che mentalmente e di questo ne parlerò con i ragazzi domani sera alla ripresa degli allenamenti per cercare di capire i motivi di questa flessione”. "BISOGNA LOTTARE DI PIU' " Carmignani non alza bandiera bianca malgrado una situazione di classifica sempre più complessa (il Nord è ultimo con sette punti, appaiato al San Biagio,ndr ), ma con spirito battagliero scuote la truppa:” A partire da domenica, ma anche in allenamento, voglio una squadra che lotta e va in campo con il coltello tra i denti. Per salvarsi bisogna andare a fare la guerra su ogni campo, a prescindere dall’avversario. Non mi piace vedere gente che cammina in campo o chi prova a dribblare tutti gli avversari da solo e il discorso vale per giovani e vecchi, nessuno escluso. Non ho problemi a mettere in campo qualche ragazzo degli Allievi, gioca chi ha voglia e grinta. Dobbiamo dare tutto in campo e uscire a testa alta, come era successo domenica scorsa a Certosa. L’importante è avere la coscienza pulita, poi se l’avversario si dimostra più bravo e ci batte , si può accettare, ma non dobbiamo commettere errori clamorosi e complicarci la vita da soli”. Il calendario mette di fronte il Nord ad una prova ostica, sul terreno del Cisliano quarto in classifica con 35 punti e reduce dal convincente successo di Casteggio:” Sappiamo la forza dell’avversario, ma dobbiamo guardare in casa nostra. Voglio una squadra determinata e decisa a lottare fino all’ultimo secondo e ai ragazzi parlerò molto chiaro : chi non è disposto a fare la guerra , sportivamente parlando, sta fuori”. Parole da condottiero per un Carmignani che non ha intenzione di gettare la spugna.
ALESSANDRO QUAGLINI