"Vittoria voluta a tutti i costi"
CASTEGGIO -Il Casteggio passa a pieni voti anche il secondo esame di maturità e può ora legittimamente aspirare ai quartieri nobili del campionato. Nel match casalingo con il Certosa (seconda forza del girone), i gialloblù rispondono presente, con una prova di personalità e carattere, premiata proprio all’ultimo tuffo, con il gol da tre punti di Barocelli.
NETTA SUPREMAZIA GIALLOBLU' “ Questa vittoria è una dimostrazione di forza – argomenta Omar Albertini, tecnico dei gialloblù, ora saliti a 31 punti , a meno 4 dal secondo posto- ancora una volta i giocatori hanno mostrato grande attaccamento alla maglia e hanno dato tutto per cercare di vincere contro un ottimo avversario”. Albertini rende l’onore delle armi al Certosa:” Stiamo parlando di un’ottima squadra , che è venuta a Casteggio con un atteggiamento guardingo, anche per merito nostro. Abbiamo fatto sempre noi la partita, creando tanto e sbagliando anche un rigore nel primo tempo con Zani. In più abbiamo preso una traversa con Cantiello, mentre i nostri avversari non hanno praticamente mai tirato nello specchio della porta e Giugliano non ha dovuto far parate degne di nota. Ci tenevamo a vincere e lo dimostra anche il cambio a 5’ dalla fine, con l’ingresso di un attaccante come Bacchio al posto di un difensore e questo coraggio è stato premiato proprio alla fine”. Dopo il pari col Varzi , condito da un’ottima prestazione, questo successo con il Certosa rinvigorisce ulteriormente le certezze dei gialloblù, determinati a stazionare nelle alte sfere del campionato:” Credo che la classifica si stia delineando in modo sempre più preciso – spiega Albertini- e ribadisco la mia idea che il Varzi alla fine vincerà, ma la concorrenza non manca. Vermezzo e Lomello, a mio avviso, faranno più punti dell’andata e anche il Certosa può far bene. Noi siamo consapevoli di poter stare in alto e vogliamo giocarci i playoff. Questa vittoria con il Certosa vale tantissimo perché ci ha permesso di accorciare sul secondo posto (occupato proprio dal Certosa, ndr)”. Nella giornata di ieri, il Casteggio ha dimostrato anche di non soffrire di Averaimo dipendenza: “ Beppe va lasciato tranquillo – afferma Albertini- ha avuto quella piccola operazione e dal 17 dicembre ad oggi ha fatto solo tre allenamenti, dunque è normale che non stia benissimo fisicamente. E’ sempre un giocatore importantissimo per noi, ma come dico sempre la nostra forza deve essere il gruppo. Voglio citare un ragazzo come Bacchio, che è entrato negli ultimi minuti e ha fatto benissimo e un giocatore come Barocelli, che ha segnato un gol pesantissimo e lavora sempre tantissimo per la squadra, con grande dedizione e tenacia”. Albertini fa chiarezza anche sulla decisione dell’arbitro, che ieri ha allontanato il tecnico gialloblù dal campo nel finale di gara:” Se col Varzi avevo inveito contro l’arbitro e la decisione di allontanarmi poteva avere una logica, ieri sinceramente non l’ho capita. Ho urlato soltanto per richiamare l’attenzione del direttore di gara dopo che Averaimo in un contrasto aveva preso una botta alla testa e l’arbitro mi ha mandato fuori dal campo”. IL DODICESIMO UOMO.. Dagli spalti, Albertini ha potuto percepire da vicino la splendida atmosfera che si respira al Comunale di Casteggio, dove la passione della tifoseria gialloblù è sconfinata:” Come ho già detto altre volte, a Casteggio siamo fortunati ad avere un pubblico cosi . Sono stato giocatore del Casteggio e ora da allenatore mi rendo conto del sostegno incessante dei nostri tifosi, sono davvero encomiabili. Nelle ultime partite, il pubblico è sempre più numeroso e l’entusiasmo attorno alla squadra sta crescendo, vuol dire che la gente apprezza quello che facciamo sul campo”. I gialloblù dopo i due scontri ad alta quota, sono ora attesi dalla trasferta sul campo del Concordia. Per la prossima gara, Albertini dovrà valutare le condizioni di Zani, che ieri si è fratturato una mano e non potrà contare su Mazzaro, espulso nel match con il Certosa. “ Se c’è il rischio di troppa euforia nell’ambiente? Sinceramente non esiste, anche perché io sono uno abituato a lavorare senza esaltarmi mai. La mia filosofia è identica a quella dell’anno scorso quando eravamo penultimi con 12 punti , alla base di ogni risultato ci sono i sacrifici e il lavoro”. Il pragmatismo di Albertini è la miglior garanzia per un Casteggio che può sognare in grande.
ALESSANDRO QUAGLINI