L'analisi di Fossati
VARZI La batosta di Certosa (6-2) ha sollevato dubbi e riflessioni sul Varzi, ma il patron Lorenzo Fossati rincuora la squadra e la invita a guardare avanti. “Di spiegazioni non riesco a darne e non so quanto tempo ci voglia per digerire una sconfitta di queste proporzioni – dichiara il presidente granata - ma son sicuro che la squadra saprà reagire subito”.
ERAVAMO MENTALMENTE ASSENTI - Il Certosa è sceso in campo con motivazioni forti e grande intensità, mentre noi mentalmente eravamo assenti. Abbiamo subito il primo gol in avvio di partita e da li’ siamo crollati, senza accennare una minima reazione. Credo che la squadra abbia sbagliato completamente partita, tutti quanti, nessuno escluso, e mi riferisco anche al sottoscritto e allo staff tecnico. Nella partita di Certosa fatico a trovare uno dei nostri giocatori che si avvicina alla sufficienza, forse solo il portiere e anche gli elementi più carismatici, che sono i leader della squadra, hanno ceduto mentalmente”. Fossati individua una chiave di lettura psicologica nella disfatta di Certosa :” E’ la prima volta che andiamo in svantaggio e la squadra ha accusato il colpo. C’è anche da riconoscere i meriti degli avversari , il Certosa mi ha fatto un’ottima impressione e son convinto che abbia tutti i requisiti per stare nelle prime cinque posizioni, ma penso che domenica siamo stati troppo brutti e abbiamo fatto diventare i nostri avversari troppo belli”. Il patron granata svela poi i contenuti del sermone che dedicherà alla squadra questa sera alla ripresa degli allenamenti:” Alla squadra dirò che dobbiamo dimostrare che quello di domenica è stato un incidente di percorso. La nostra forza è sempre stata la compattezza del gruppo e son sicuro che reagiremo subito, già dalla prossima partita mi aspetto un Varzi arrabbiato e determinato. Quest’anno a Varzi abbiamo un gruppo di professionisti , che sa affrontare anche momenti cosi negativi. Sono tranquillo, perché domenica abbiamo fatto malissimo tutti e non credo che una situazione del genere si ripeterà”.
Alessandro QUAGLINI (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.)