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Sport 2013-14 - Mercoledì, 16 Aprile 2014 19:06

MEDE -Arriva il Giaco e la Lomellina è campione

giaco lomellina tnLa svolta il cambio dell'allenatore

MEDE Una società appena nata, ma subito vincente . La Lomellina, club che ha avuto origine in estate dalla fusione tra Medese e Sartiranese, ha vinto il campionato di Prima Categoria (girone I) al primo anno di vita,  con numeri da record.  Indicata in estate come la principale favorita per la vittoria finale in virtù di un organico di lusso per la categoria, la Lomellina ha stentato a mettersi in moto nel primo scorcio di torneo.

 

L’ARRIVO DEL GIACO - La svolta è coincisa con l’arrivo sulla panchina di Massimo Giacomotti, subentrato a Carmelo Schiavone. Con l’ex tecnico della Voghe, la squadra ha cambiato passo ed è riuscita ad esprimere tutto il suo potenziale, che prima si intravedeva soltanto. Una cavalcata entusiasmante, ben testimoniata dal ruolino di marcia: 14 vittorie e tre pareggi con Giacomotti al timone.  All’arrivo dell’allenatore vogherese (13a giornata, match con il Certosa), la Lomellina era staccata di sette punti dalla vetta, occupata dal ValleAmbrosia e non dava l’idea di poter dominare il campionato. L’avvento di Giacomotti ha dato serenità al gruppo , che ha acquisito fiducia nei propri mezzi e ha messo in mostra un calcio di qualità, abbinato a risultati lusinghieri . Domenica scorsa al Fantelli, il netto successo con la Cassolese (3-0) ha dato il via alla festa , con tre giornate d’anticipo rispetto alla fine del torneo. Con mister Giacomotti, ripercorriamo l’annata trionfale della Lomellina e le emozioni , anche extracalcio, che ha provato il tecnico vogherese in questi ultimi mesi grazie all’arrivo della sua primogenita Gioia.

Su che cosa hai lavorato in particolare per dare slancio alla squadra?

“Mi son concentrato sull’aspetto psicologico e ho cercato di dare serenità e fiducia ai ragazzi. Ho visto la Lomellina per la prima volta  in un’amichevole ad ottobre con la Primavera dell’Inter e mi son subito reso conto delle ottime qualità che c’erano in questo gruppo. Probabilmente i ragazzi erano un po’ nervosi e non riuscivano ad esprimersi al meglio, per questo ho cercato di trasmettere serenità. Devo anche dire che ho trovato una società ambiziosa e composta da persone serie e competenti. A dicembre, mi hanno chiesto se era il caso di intervenire sul mercato, dicendosi pronti a fare altri investimenti, ma ho voluto dare fiducia a questo gruppo e i risultati mi hanno dato ragione”.

 Parliamo di Prima Categoria, ma il vostro staff, a partire da te , è degno di ben altri palcoscenici.

“Ho imparato che le categorie contano relativamente nel calcio, quello che conta è poter lavorare in modo professionale , con collaboratori validi e qui alla Lomellina non posso di certo lamentarmi. Come preparatore dei portieri, possiamo contare su una persona come Rama (ex portiere della Voghe)  che non ha bisogno di presentazioni e poi c’è un professionista come Barisoni nel ruolo di preparatore atletico. La società è sempre a nostra disposizione e anche come strutture siamo attrezzati molto bene, possiamo dire che è una Prima Categoria sui generis”.

Ti aspettavi di tenere un ritmo cosi vertiginoso, in termini di vittorie e punti?

“Sinceramente avevo piena fiducia in questi ragazzi, ci speravo, sapendo che non è mai facile vincere in nessuna categoria. Il filotto di otto vittorie ci ha permesso di dare una bella accelerata, poi è arrivato qualche pareggio che reputo fisiologico, anche perché gli avversari hanno iniziato a prendere  le contromisure, ma il ruolino complessivo  di 14 vittorie e 3 pareggi è davvero qualcosa di straordinario. Sono contento anche per il direttore sportivo, Peo Garda, che è stato mio compagno di squadra da calciatore  e che stimo molto. Aveva ricevuto qualche critica per la squadra allestita quando i risultati non erano all’altezza, poi il tempo ha dimostrato che ha fatto un ottimo lavoro in sede di costruzione della rosa”.  

E’ stato un anno pieno di ..gioia per te, dentro , ma anche fuori dal campo con la nascita di Gioia. Non lo scorderai facilmente.  

“E’ vero, son stati mesi davvero felici sotto tutti i punti di vista. Tra l’altro la nascita di Goia , avvenuta il 28 dicembre, è stato uno dei motivi che mi ha spinto ad accettare la proposta della Lomellina. Volevo stare vicino alla mia bimba e alla mia compagna Emanuela, poi sul campo è andata benissimo, quindi sono doppiamente contento”.  

Tra i successi della tua carriera, come collochi la vittoria di questo campionato con la Lomellina?

“Le vittorie son sempre importanti e speciali perché ti permettono di entrare per sempre nella storia sportiva di una società. La metto al pari delle vittorie ai playoff con il Voghera. Quelli del 2004 con la Cossatese e la semifinale con il Rimini del 2011, tutti momenti indimenticabili che rimarranno impressi nel mio cuore”.  

Hai già parlato del futuro con la società?
 “Ancora no, perché eravamo tutti concentrati sull’obiettivo da conquistare. A breve parlerò con la società e valuteremo i programmi. Di certo posso dire che ho avuto modo di relazionarmi con persone serie e competenti, cosa che nel calcio di oggi è difficile trovare. Sono pronto ad ascoltare anche eventuali proposte da altri club, ma qui alla Lomellina mi son trovato davvero bene  e non escludo di poter restare anche l’anno prossimo”.  A chi va la dedica per questo successo , mister? “Sono tante le persone che mi sono state vicine, ma il primo pensiero va alla mia piccolina Gioia. L’altro giorno era sul campo con me durante la festa e posso dire che lei è il trofeo più bello che potessi sollevare”.

Alessandro QUAGLINI

 

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