VOGHERA Brilla sempre di più la stella di Francesco Acatullo, puglie superleggero codevillese. Ieri sera al PalaRaschi di Parma, Acatullo ha battuto ai punti Luca Maccaroni, al termine di un match dominato dalla “tigre di Caivano” (questo il soprannome di Acatullo legato alle sue origini napoletane).
VOLEVO VINCERE A TUTTI I COSTI - “Diciamo che mi sono tolto un bel sassolino –racconta Acatullo- volevo a tutti i costi questa rivincita con Maccaroni, dopo che persi ai punti contro di lui nel match combattuto nello scorso mese di luglio e il manager mi ha dato questa possibilità. E’ stato un incontro bellissimo, in cui tutti gli spettatori sono rimasti a bocca aperta. Mi sono preparato tantissimo per questo match con il mio maestro Luciano Bernini e sul ring ho dato l’anima, vincendo in maniera indiscutibile”. Il superleggero di Codevilla, che ha disputato sette incontri da professionista vincendone cinque (a fronte di un pareggio e una sola sconfitta), spiega cosi le varie fasi del match: ”Nelle prime due riprese, son partito bene ed ero in vantaggio su Maccaroni, poi a trenta secondi dalla fine della terza, è successo un episodio spiacevole. Nel corpo a corpo, mi ha dato una spallata in modo scorretto e volontario, provocandomi un taglio sopra l’arcata sopraccigliare destra . A bordo ring, il mio maestro Luciano Bernini mi ha fermato l’emorragia e son tornato a combattere con ancora più determinazione. Nelle restanti tre riprese, ho aumentato il ritmo della mia boxe, piazzando tanti diretti precisi che sono andati a segno. Il mio avversario veniva avanti , attaccando e a quel punto, cercavo di boxarlo con allunghi diretti, jeb e montanti, combinazioni che ho studiato con attenzione nei giorni di preparazione al match con il mio allenatore”. A spingere Acatullo nel match di ieri sera, c’era una presenza di prestigio e di grande spessore della boxe mondiale, Giacobbe Fragomeni, che in carriera ha vinto la corona di campione del mondo professionisti Wbc nel 2008 dei pesi massimi leggeri e vanta tanti altri allori . “Giacobbe è stato al mio angolo , non come ospite d’onore, ma come tifoso. Mi ha visto crescere nella palestra di Voghera ed è molto legato a me e al maestro Bernini. E’ stato un grande ieri sera, mi ha dato tanti consigli e mi ha incitato, ho solo da imparare da un pugile come lui, una persona umile e speciale. Ora Giacobbe vive a Parma e ieri sera è venuto a darmi un sostegno importante, posso dire tranquillamente che la sua presenza mi ha dato una marcia in più. Poi a fine match, mi ha fatto i complimenti e devo ammettere che le sue parole mi hanno emozionato, lo ringrazio di cuore”. Ora Acatullo si gode il successo e osserverà qualche giorno di meritato riposo. “Questa ferita mi impedisce di allenarmi , ma è solo questione di giorni, poi tornerò a correre e a preparare i prossimi incontri, facendo da sparring con Gianluca Frezza, il pugile pavese con cui mi alleno e con cui c’è grande stima. L’obiettivo a breve termine è quello di conquistare il titolo italiano dei leggeri, poi punterò ad altri titoli più importanti, sono molto ambizioso e non voglio fermarmi certo qui”. La “tigre di Caivano “ ha una dedica per la vittoria di ieri:”Ovviamente voglio condividere questa gioia con il mio maestro Luciano Bernini e ringrazio tantissimo anche Giacobbe, per il supporto che mi ha dato, ma il primo pensiero va sempre a Giovanni Parisi, che rappresenta il mio angelo custode. Dall’alto so che mi segue e mi aiuta tantissimo, Giovanni mi dà sempre una grande forza”.
Alessandro QUAGLINI