QUELLA TELEFONATA IN TRENO - Invece il giorno di Ferragosto è arrivata la telefonata attesa e agognata, come racconta il talentuoso centrocampista argentino, piedi dolci, cervello sempre acceso e passi da ballerino di danza classica in mezzo al tappeto verde. “Il primo contatto col Voghera c'è stato a metà giugno - spiega Andres – prima che partissi per l'Argentina, mi hanno presentato il loro progetto e mi hanno fatto capire che mi volevano fortemente. Io son stato chiaro e onesto col dg Troiano e non ho nascosto le mie aspirazioni di giocare in categorie superiori, dopo gli ultimi 2 anni e mezzo a Savona. Poi ci sono stati due mesi di contatti costanti, fino al giorno di ferragosto quando ero in treno, stavo tornando da Salerno e ho deciso di telefonare al direttore Troiano”.
IN SERIE D SOLO IL VOGHERA - Un'estate in attesa della chiamata da una formazione di Lega Pro che non è mai arrivata, anche se per una settimana Bottiglieri si è aggregato alla Salernitana: “Son stato due settimane con l'Equipe Lombardia, ci siamo allenati e abbiamo fatto qualche amichevole, poi mi sono allenato una settimana con la Salernitana, ma per diversi motivi non ci siamo accordati. Non ho mai avuto dubbi, se dovevo giocare in D e di offerte ne avevo diverse, l'avrei fatto solo a Voghera e voglio ringraziare il direttore Troiano che ha capito la mia situazione, mi ha aspettato e mi ha fatto sentire importante, sono grato al direttore”.
L’AMICO ZIRILLI - Oltre al dg Troiano, c'è stato un altro protagonista fondamentale per la felice conclusione della trattativa: Alessandro Zirilli: “Se sono qui ora è grazie ad Alessandro (erano compagni di squadra nel Savona, ndr) – dichiara Bottiglieri- con lui c'è un rapporto che va oltre al campo, siamo amici e ci sentiamo spesso. Zirilli ha una grande qualità: è bravissimo a fare da collante nello spogliatoio, è uno di quelli che sa far gruppo, poi è logico che deve fare anche gol ..” scherza Andres, che assieme a Zirilli aveva centrato la vittoria del campionato di D a Savona nel 2009-2010.
SAVONA-VOGHERA, UN DESTINO - Savona, una parentesi felice per Andres: “Son stati i due anni e mezzo più belli da quando sono in Italia, gente calorosa e cordiale e poi i tifosi son gemellati con quelli del Voghera, era destino che venissi qui. A dicembre dell'anno scorso me ne sono andato per i noti problemi societari del Savona, ho partecipato alla messa in mora nei confronti della società dopo che siamo rimasti diversi mesi senza stipendio e ho rescisso il contratto”. Dopo Savona, Bottiglieri è stato vicino al Lumezzane, senza tuttavia giungere ad un accordo e poi si è allenato con la Lavagnese: “Devo ringraziarli perchè mi hanno permesso di allenarmi per quasi tre mesi”. Ora il presente si chiama Voghera, dove tra l'altra ha ritrovato il suo vecchio compagno al Valle D'Aosta Corteggiano: “La prima sensazione è ottima, son due giorni che son qua e mi sembra di essere a Voghera già da due mesi. I presupposti per fare bene ci sono tutti, basta vedere i nomi che compongono la squadra, ma è altrettanto importante che si crei la giusta armonia nel gruppo”.
SONO UN TREQUARTISTA - Sul dibattito inerente al ruolo, Andres è schietto:”Se devo scegliere o esprimere una preferenza, dico che mi sento un trequartista e ne ho parlato col mister, ma allo stesso tempo se devo giocare qualche metro più indietro o più spostato lateralmente, mi adatto per la squadra e non cambia più di tanto”. Andres, conosciuto in patria come Luifa (un ex giocatore del Belgrano) è affezionato ad un altro soprannome che gli venne attribuito durante la sua esperienza a Savona:”Mi chiamavano cigno per il mio modo di muovermi in campo e mi piace molto quel soprannome”. Dopo un lungo corteggiamento, la sensazione è che sia nata una storia felice e foriera di grandi soddisfazioni tra il Voghera e Andres Bottglieri.
Alessandro QUAGLINI