Il fantasista si confida a Vst
VOGHERA Le parole del dg rossonero Donato Troiano riguardo alla mancata conferma di Piazza hanno innescato la replica del centrocampista ligure, che in questi giorni si trova in vacanza in Sicilia. Federico ci tiene a fare chiarezza e ha scelto Vogheraseitu per raccontare come si è svolto l'incontro con la società e l'evolversi della situazione.
PER TE FAREI CARTE FALSE - La sua disamina dei fatti è ben articolata e prende spunto dal suo ritorno in rossonero avvenuto a settembre dell'anno scorso dopo una breve parentesi con la maglia del Casale:” Nella stagione 2010 – 2011 mi trasferisco al Casale,ma dopo qualche settimana prendo atto della poca fiducia che il mister ha nei miei confronti e mi attivo per rescindere il contratto -spiega Piazza- , con il chiaro intento di tornare a Voghera per una scelta di vita. Il direttore Troiano mi confida che farebbe carte false per riportarmi in rossonero e per la gioia di entrambi le parti, ci accordiamo per il mio ritorno a Voghera”.
IL RITORNO A VOGHERA - La seconda annata in rossonero di Piazza è stata caratterizzata da 36 presenze e corredata da 9 reti ( di cui 7 su rigore), spesso decisive, in un ruolo non proprio conforme alle sue caratteristiche, spesso nella seconda parte della stagione ha agito da mediano sul centro-sinistra in un centrocampo a tre, con Mercuri nel ruolo di regista basso: “Non ne ho mai fatto un problema, mi sono adattato a giocare in quella posizione per il bene della squadra e questo non mi ha pesato assolutamente -prosegue il fantasista cresciuto nel vivaio del Milan. Nel corso della stagione ho sempre manifestato la mia intenzione di restare a Voghera a lungo, con l'aspirazione di diventare una bandiera di questa squadra e il direttore Troiano non ha mai messo in discussione le mie parole, anzi, sembrava che assecondasse questo mio desiderio”. L'attaccamento alla maglia rossonera di Piazza è anche ben visibile dalle scelte di vita al di fuori dal rettangolo verde: “Assieme alla mia ragazza, ho aperto un bar in Piazza Duomo, dimostrando con questo gesto di voler restare a Voghera a lungo e coltivando interessi anche extra calcistici in questa città”.
L’INCONTRO IN SEDE - La delusione di Piazza è legata alle modalità con cui si è svolto l'incontro con il dg Troiano: “Mio papà si è trovato di fronte una persona estremamente insoddisfatta del mio rendimento, che ha espresso valutazioni totalmente negative sulla mia annata, definita “assolutamente insufficiente”. Anche i miei 9 gol sono stati sminuiti, in quanto segnati per la maggior parte su rigore, come se i gol dal dischetto non avessero valore, quando invece , facendo due conti, si può capire che peso hanno avuto sulla classifica del Voghera”. Piazza prosegue nell'esternare tutto il suo disappunto: “Un'altra cosa che mi ha ferito è stato il discorso inerente alla proposta economica. Basandosi sul fatto che vivo a Voghera, il dg Troiano chiedeva che mi accontentassi rispetto ad uno che viene da fuori e questa considerazione non la reputo giusta. Più che un dialogo, in realtà è stato un monologo del signor Troiano, visto che mio papà non ha avuto la possibilità di replicare. Poi dopo tutte le valutazioni fortemente negative sul mio apporto alla squadra, era evidente che non rientravo più nei piani della dirigenza e a quel punto, non avrebbe avuto senso mettersi a trattare visto che sono stato l'unico dello zoccolo duro dell'anno scorso a non essere riconfermato”.
IL CONGEDO DI FEDE - L'ex numero dieci rossonero si congeda con affetto dalla gente di Voghera: “Voglio ringraziare sentitamente gli ultras e tutti i tifosi che mi hanno sempre sostenuto. Voglio precisare che ho fatto questa replica perchè ci tengo a sottolineare che non sono un mercenario come qualcuno vorrebbe far credere e nemmeno un presuntuoso dal punto di vista calcistico come credo di aver dimostrato con la mia abnegazione tattica nella seconda parte della stagione”.
Alessandro QUAGLINI