VOGHERA - Troiano a tutto campo parte I

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Conferenza stampa in casa Voghe

Voghera - Quasi due ore di conferenza per fare chiarezza su tutti i temi caldi del mondo rossonero. Il dg Donato Troiano, alla presenza del presidente Andrea Martelli e dell'avvocato Laura Mandirola che difende la holding nella vertenza con Ascagni

(in merito ha dichiarato“è una normalissima vertenza, una diatriba societaria che verrà risolta da un collegio arbitrale, in questi mesi è stato dato troppo clamore alla vicenda”), ha precisato tante questioni. Una chiacchierata a 360 gradi, tra passato, presente e futuro del club di via Facchinetti.

SITUAZIONE SOCIETARIA. Il dg Troiano parte da qui:”Voglio sottolineare che la società è seria , solida e segue programmi precisi. Abbiamo risanato i conti e risolto una situazione pregressa molto preoccupante,ereditata dalla precedente gestione. Non riesco a capire per quale motivo qualcuno si diletta  a mettere in giro strane voci sulla stabilità della nostra società, ci tengo a rassicurare tutti quanti hanno a cuore questa squadra, a partire dagli ultras con cui abbiamo avuto un colloquio schietto l'altra sera”.

PAVAN. “Qualsiasi società è aperta a nuovi ingressi di soci e sponsor e noi non facciamo eccezione.  Con il signor Pavan le trattative sono cominciate a gennaio e ci tengo a precisare che sono stato io a contattarlo, poi ho scoperto che Chiesa era un suo amico e ha fatto da intermediario. Su Ferruccio ci tengo a ribadire che mi sono battuto personalmente per favorire il suo ritorno in società, con un ruolo onorario,come consulente , ma senza una carica operativa che comporta un dispendio di energie notevole. Sulla questione Chiesa ho anche avuto qualche screzio con Ascagni, che si è sempre opposto al suo ritorno.  Tornando a Pavan, voglio chiarire bene come sono andate le cose.  Dopo sei mesi di trattativa, siamo giunti al momento di firmare il preliminare che certificava la sua entrata in società. Proprio il giorno prima di deliberare il suo ingresso, Pavan ha cambiato le carte in tavola.  Voleva modificare lo statuto societario, ponendo una limitazione del budget a 150 mila euro, con tutto il rispetto è una cifra che ben si adatta ad una squadra di Promozione, ma non certo ad una piazza prestigiosa come Voghera.  Poi voleva rilevare il 51 per cento della società, ma a queste condizioni ci è sembrata una presa in giro. Se davvero era intenzionato ad assumere il comando del club, mi domando perchè non abbia fatto una proposta per acquisire il cento per cento delle quote”.

TIFOSI. “Credo che nessuno come il sottoscritto -prosegue il dg rossonero- abbia stretto un legame forte con il tifo organizzato. Ho sempre avuto un dialogo costante e rispetto la loro passione e il loro eccezionale attaccamento alla maglia. Mi sono sorpreso di trovarli sotto la sede l'altro giorno con quell'atteggiamento minaccioso anche perchè pochi giorni prima avevo ricevuto una delegazione di tifosi e avevo esposto  i nostri programmi, facendo chiarezza su tutto.  Anche ieri comunque, ci abbiamo messo la faccia con i tifosi, proprio perchè siamo tranquilli e non abbiamo nulla da nascondere”.

FALSETTINI. “Lo incontrai prima della fine del campionato e mi esternò tutto il suo grande amore per il Voghera, dicendomi che sarebbe venuto di corsa qui. Ci siamo messi d'accordo per una certa cifra e lui accetta con entusiasmo, perchè desideroso di vincere con il Voghera.  Poi andiamo a cena -continua Troiano- e mi riferisce di un'offerta irrinunciabile che gli sarebbe arrivata da un'altra squadra. Di fronte a questa rivelazione, decidiamo di ritoccare la nostra proposta e Falsettini sembra convinto a rimanere qui, tanto che continuiamo ad incontrarci e a programmare insieme il futuro, finchè un giorno mi confida che un suo amico di Voghera lo ha chiamato al telefono , mettendolo in guardia sulla situazione societaria poco chiara in seno al Voghera. Io sono certo che in realtà la sua decisione di andare al Derthona è esclusivamente legata all'aspetto economico possiamo tranquillamente dire che Falsettini si è dimostrato poco corretto e ha tradito la nostra fiducia. Quello che più mi fa arrabbiare è stato il mese buttato via per la costruzione della squadra”.