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Sport 2009-10 - Giovedì, 27 Maggio 2010 16:16

VOGHERA - Ascagni presidente, la risposta della Holding

Andrea Martelli scrive a VstANDREA MARTELLI
 
Voghera - Riscontro quale Presidente di A.C. Voghera ed a nome di Holding Voghera 1915 Srl le ultime dichiarazioni apparse sulla stampa locale di giovedì 27/05/10 rilasciate dall’ex presidente ed ex amministratore unico della suddetta società calcistica sottolineando...

 

... con un non celato senso di disagio e disappunto come da settimane continui la pubblicazione di dichiarazioni del sig. Ascagni su temi ormai arcinoti ed in ordine ai quali ritenevamo che ogni ulteriore commento fosse davvero superfluo.

Da parte nostra avevamo accolto l’invito, da più parti rivolto a tutti i soggetti contrapposti in questa vicenda, a smorzare i toni della polemica evitando esternazioni mediatiche, cosicchè da settimane ci siamo astenuti dal replicare ai continui articoli pubblicati sulla stampa locale riportanti le tendenziose dichiarazioni dell’ex amministratore Ascagni.

Visto però il tenore ed il contenuto dell’articolo apparso oggi sulla Provincia Pavese si rende doveroso da parte nostra replicare puntualmente per chiarire gli aspetti fondamentali della vicenda, affinché i lettori possano formarsi la propria opinione con il più ampio spettro di dati, tenendo conto, tuttavia, che in questa sede non vi è, né vi può essere, la pretesa di esaurire e risolvere le questioni di carattere tecnico-giuridico.

Precisazioni  che si rendono necessarie anche e soprattutto per la tutela dell’onorabilità di Holding Voghera 1915 Srl, di tutti i soci, e della dirigenza di A.C. Voghera che stanno lavorando da mesi in modo coeso e solido con l’unico obiettivo di risolvere la difficile situazione societaria dell’AC Voghera lasciata dall’ex proprietario ed amministratore unico e di riportare la società calcistica tra i professionisti.

Detto questo, devo rilevare che, al contrario, da parte del rag. Roberto Ascagni non vi è stata alcuna volontà di evitare polemiche ed esternazioni a mezzo stampa; al contrario egli ha periodicamente utilizzato la stampa locale per riferire sulla vicenda  reiterando dichiarazioni contenenti evidenti imprecisioni, che denotano approssimazione e propensione alla fantasia (non mi risulta che nel 2008 l’A.C. Voghera rischiasse la cancellazione).

Sorprendente è l’interpretazione data da Ascagni ai fatti oggetto della vertenza che vede Holding Voghera ed A.C. Voghera a lui contrapposti e che tanto, pare, ha appassionato in queste settimane la stampa locale.
Innanzitutto alcune precisazioni.

Il preliminare di vendita di quote sociali, tanto sbandierato da Ascagni a sostegno delle proprie illazioni, ed il successivo rogito notarile, hanno determinato la vendita del 100% delle quote dell’AC Voghera a favore di Holding Voghera 1915 Srl, unica proprietaria dal 26/06/09.

A dir poco fantasiosa è quindi l’idea di Ascagni di essere ancora presidente e proprietario della società calcistica.

Si deve chiarire che il rag. Ascagni ha gestito la società con criteri fallimentari e, di conseguenza,  è stato revocato dalle sue cariche per manifesta pecca manageriale.  

Da chi ha diretto l’A.C. Voghera per oltre un anno, rivestendo la duplice carica di presidente ed amministratore, sarebbe stato lecito attendersi maggiore conoscenza dei fatti, maggior rigore nella narrazione degli eventi, sicuramente maggiori conoscenze in tema di regolamenti federali.

In primo luogo va chiarito che il rag. Ascagni nel corso della propria gestione ha accumulato debiti ad oggi impagati per la somma di € 150.000,00 all’incirca, somma che necessariamente dovrà  pagare.
Di tale importo fanno parte due decreti ingiuntivi, notificati alla società in data anteriore alla revoca di Ascagni dalla carica di amministratore e presidente, e riferiti a debiti dallo stesso contratti in data anteriore al preliminare di vendita delle quote sociali.

L’AC Voghera deve quindi far fronte anche a queste pendenze giudiziarie, per evitare ulteriore pregiudizio economico.

Se dobbiamo quindi parlare di inadempimento alle obblighi contrattuali, bisogna parlarne avendo ben presente il contenuto del preliminare, che prevedeva precisi impegni da parte del cedente Ascagni a favore della cessionaria Holding, impegni ad oggi completamente disattesi che hanno determinato un grave inadempimento a carico di Ascagni.

Tale preliminare prevedeva, per la risoluzione delle controversie insorgenti tra le parti, il ricorso alla procedura arbitrale.

Per effetto di tale clausola, ieri il nostro legale ha notificato ad Ascagni Roberto l’atto introduttivo dell’arbitrato, nel quale sono state contestate tutte le inadempienze in cui è incorso il medesimo Ascagni nei confronti di Holding e col quale è stata chiesta la condanna al pagamento della somma di circa 150.000,00.
Al contrario, come si legge invece nell’articolo pubblicato oggi 27/05/10 sulla Provincia Pavese, nessun atto è stato notificato nè ad AC Voghera né ad Holding.

E’ anzi vero il contrario.
Ogni questione verrà discussa in sede arbitrale, l’unica sede possibile in virtù del preliminare di vendita.

Quanto al riferimento alla vertenza avviata dal nipote di Ascagni, Lorenzo, è doveroso precisare che non esiste alcuna norma federale che sanzioni con la retrocessione il mancato pagamento degli emolumenti di un solo tesserato, il quale, peraltro, verrà saldato dall’A.C. Voghera entro il termine del 30/06/10, in ossequio a quanto pacificamente disposto dalle norme federali.

La pretestuosità di quanto riferito da Roberto Ascagni al proposito è evidente.
Ancora, le questioni Lomi e Del Chiaro rappresentano controversie nate allorché il rag. Roberto Ascagni era amministratore unico e presidente dell’A.C.Voghera.

Tali cause non possono che essere imputate esclusivamente al suo operato : certamente non possono essere ascritte alla condotta dell’attuale dirigenza che, anzi, ne sta sopportando le conseguenze negative.
Senza contare le ulteriori, numerose e consistenti situazioni debitorie che la precedente gestione societaria ha lasciato in eredità.

Rammento, poi, che la presentazione del bilancio d’esercizio per l’annata sportiva 2008/09, che doveva essere depositato entro il 30/06/09, era onere gravante in capo allo stesso rag. Roberto Ascagni, con l’ avvicendamento societario che è avvenuto il mese di marzo il nuovo cda dell’ac voghera srl  ha dato mandato a dei nuovi  consulenti di fiducia che hanno rivisto tutto il bilancio portandolo ad una corretta definizioni in tempi brevissimi.

Quanto alla circostanza che il rag. Ascagni debba restare presidente dell’A.C. Voghera per la durata di tre stagioni sportive, fermo restando che ogni controversia attinente il citato preliminare di compravendita delle quote societarie, sarà oggetto dell’arbitrato ormai in corso, valga quanto sancito dall’eccezione di inadempimento, per cui il soggetto che per primo non adempie alle proprie obbligazioni contrattuali non può pretendere l’altrui adempimento.

Infine, per quanto attiene la questione delle contestate fatture relative al pagamento di provvigioni riconosciute a sè stesso dall’allora amministratore unico e presidente dell’A.C. Voghera, ancorché in contrasto con il dettato statutario, (pagamento di circa € 40.000,00 disposto dall’ex amministratore a suo favore nello scorso mese di marzo 2010, pochi giorni prima della revoca dalla carica), sarà pure questa circostanza oggetto di analisi da parte della competente autorità giudiziaria, essendo operazione recisamente contestata dagli attuali vertici societari con aspetti di rilevanza penale.

Nella mia qualità di Presidente dell’A.C. Voghera auspico che la risoluzione dei problemi della compagine sociale avvenga esclusivamente nelle sedi preposte e sottolineo, ancora un volta, che la replica sopra svolta si è resa necessaria nell’esclusiva ottica di rassicurare l’opinione pubblica sul fatto che all’interno dell’A.C. Voghera non esiste alcuna situazione caotica, essendo la stessa società intenzionata a lavorare esclusivamente per la buona riuscita degli ambiziosi progetti che hanno determinato in noi l’acquisto dell’AC Voghera.

Forse sarebbe opportuno che ognuno si rendesse conto della realtà dei fatti, della valenza delle proprie azioni, ne prendesse atto ed agisse di conseguenza.  
 
Andrea Martelli


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